Il meglio del low-code e del pro-code in un’unica piattaforma

Negli ultimi anni il low-code ha rivoluzionato il modo in cui le aziende sviluppano applicazioni. Con Power Apps molte organizzazioni hanno potuto creare soluzioni interne in tempi rapidi, spesso senza coinvolgere interi team di sviluppo.
Oggi, con l’arrivo dell’AI generativa, questo approccio è diventato ancora più potente: funzionalità come le generative pages consentono di creare in pochi minuti prototipi di applicazioni funzionanti, a partire da semplici descrizioni testuali. È un enorme passo avanti in termini di velocità e accessibilità.
Ma non sempre basta. Nei progetti più complessi, spesso emerge l’esigenza di maggiore flessibilità: logiche di business articolate, interfacce avanzate, o componenti personalizzati. In passato questo significava dover “uscire” da Power Platform e sviluppare applicazioni completamente custom, con costi e tempi maggiori.
Con le Code Apps, questo compromesso non è più necessario. Si può unire la velocità dell’AI generativa e del low-code con la potenza del pro-code, all’interno di un’unica piattaforma governata e sicura.

Cosa sono le Code Apps

Le Code Apps permettono di sviluppare in ambienti familiari come Visual Studio Code, utilizzando linguaggi moderni come JavaScript o TypeScript, e poi distribuire l’app direttamente all’interno di Power Apps.
Il vantaggio è duplice: da un lato gli sviluppatori hanno tutta la libertà del pro-code, dall’altro l’azienda non perde i benefici dell’ecosistema Microsoft:

  • sicurezza e compliance integrate con Microsoft Entra (Azure AD);
  • più di 1.500 connettori per dialogare con applicazioni e sistemi esistenti;
  • gestione centralizzata di ambienti, versioni e deployment;
  • governance e DLP già pronte all’uso.

Per rendere l’idea, ecco alcuni scenari che oggi trovano una risposta naturale con le Code Apps:

  • Dashboard avanzate per la direzione: Immagina un’applicazione che non si limita a visualizzare dati grezzi, ma integra grafici interattivi in tempo reale, mappe e controlli personalizzati. Con una Code App si può usare una libreria React di data visualization, collegandola direttamente a Dataverse e ad altre fonti aziendali tramite connettori.
  • Gestione complessa delle richieste interne: Un semplice modulo low-code va benissimo per gestire richieste standard. Ma se ci sono regole di approvazione multilivello, controlli specifici sulle autorizzazioni o logiche calcolate su grandi volumi di dati, una Code App permette di scrivere la logica direttamente in JavaScript, mantenendo al contempo la sicurezza e la tracciabilità tipiche di Power Apps;
  • Modernizzazione di applicazioni legacy: Molte organizzazioni hanno ancora applicazioni web interne sviluppate anni fa, difficili da mantenere. Con una Code App è possibile riutilizzare parti di codice esistente, integrarle con i connettori Power Platform e ospitarle in un ambiente governato, evitando di doverle riscrivere da zero o di gestire infrastrutture esterne.

Come si sviluppano

Lo sviluppo di una Code App è molto simile a quello di una moderna applicazione web, ma con la differenza che il ciclo di vita è completamente integrato nella Power Platform:

  1. Sviluppo locale: Gli sviluppatori lavorano su un ambiente locale, in strumenti familiari come Visual Studio Code, scrivendo codice in JavaScript o TypeScript e includendo eventuali librerie esterne.
  2. Integrazione con i connettori Power Platform: Dal codice si possono chiamare direttamente i connettori di Power Apps, senza dover configurare manualmente autenticazioni o middleware complessi.
  3. Distribuzione in ambiente Power Apps: Una volta completata, l’applicazione viene pubblicata all’interno della piattaforma. Qui eredita automaticamente le policy aziendali di sicurezza, compliance e governance.
  4. Gestione del ciclo di vita: Come per le app low-code, anche le Code Apps possono essere versionate, spostate tra ambienti di sviluppo, test e produzione, e sottoposte ai controlli di Data Loss Prevention e alle regole di condivisione IT.

In questo modo, l’azienda ha la garanzia che anche lo sviluppo “code-first” rimanga allineato alle proprie regole interne, senza introdurre soluzioni isolate o difficili da governare.

Un nuovo equilibrio tra business e IT

Uno degli aspetti più interessanti delle Code Apps è che creano un punto d’incontro naturale tra i team di business e i team IT.

  • I citizen developer possono continuare a sviluppare app semplici e immediate con gli strumenti low-code e le funzionalità generative.
  • Gli sviluppatori professionisti possono invece concentrarsi sulle parti più critiche, scrivendo codice per logiche avanzate o interfacce complesse.

Il risultato è un approccio collaborativo: ognuno lavora con gli strumenti che conosce meglio, ma il tutto converge in un’unica piattaforma, con governance e sicurezza centralizzate.

Conclusione

Le Code Apps non sostituiscono il low-code e l’AI generativa: le completano. Offrono alle aziende la possibilità di scegliere sempre lo strumento giusto a seconda della complessità del progetto. Il risultato è semplice ma potente: applicazioni più veloci da realizzare, più sicure da gestire e più vicine alle esigenze reali del business. Se la tua organizzazione sta cercando un modo per accelerare la trasformazione digitale senza rinunciare alla qualità e alla compliance, le Code Apps rappresentano un’occasione concreta da cogliere adesso.
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Andrea Boscaro

Microsoft Dynamics 365 PowerApps Developer

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